Nozze piccolo borghesi
con Iuri Monti, Stefano Piraccini, Ilaria Foschi, Francesca Quercioli, Stefania Zavalloni
coreografie Raffaella Vuillermin
costumi Davide Zanotti
scenografia Alessandra Baldoni, Alessandro Spada, Alessandro Turroni
tecnici audio e luci Matteo Biondi e Simone Faedi
adattamento e regia Fabiola Crudeli
Le Nozze (1919) breve atto unico del giovane Brecht, desta interesse soprattutto per il vigore e il disegno d’insieme, unito ad un’eccezionale profondità di penetrazione psicologica e sociologica che pervade tutto il testo e che si ritroverà poi nelle sue opere più mature.
L’ambiente piccolo borghese viene ritratto in una luce intensa e concentrata, intorno ad un banchetto di nozze: tra una pietanza e l’altra, si svolge tutta la commedia.
Un allestimento,dove la regia ha volutamento trasportato lo spettacolo negli anni 70’, operando un adattamento volto a  ridare vigore alle parole di Brecht.
La scenografia, è un grande tavolo attorno al quale gli invitati e gli sposi portano alla luce le loro miserie, vizi e virtù.
La musica, i costumi e le coreografie, contribuiscono ad esaltare ed amplificare attraverso i colori e i ritmi, il testo brechtiano, di sapore piccolo borghese.
La mentalità borghese, qui rappresentata è appena sfiorata da quelli che sono i grandi cambiamenti sociali degli anni 70’: legge sull’aborto, divorzio, Brigate Rosse, caso Moro,femminismo, la maggiore età a 18 anni, ecc… .
La nostra famiglia  piccolo borghese, pare non avvertire minimamente, il cambiamento che sta per avvenire, vive ancora nel suo piccolo mondo, fatto di piccole ipocrisie e pregiudizi, derivati per lo più dalla veloce ascesa economica di cui sono stati protagonisti.
In questi giorni la stampa e i  media hanno posto la loro attenzione proprio agli anni 70’,strane coincidenze! Il teatro ancora una volta porta in scena la vita quotidiana!
Uno spettacolo teatrale che può essere visto da un pubblico non avvezzo al teatro:
è una commedia giocosa ed irriverente,ma è anche una grande opera pedagogica che permetterà al pubblico più attento di compiere  inferenze socio-culturali,  ascoltando le parole che emergono e trasudano dal testo.
Lo spettacolo nasce come laboratorio realizzato nell’ambito della 7° edizione del Cantiere Internazionale Giovani, Forlì, estate 2006.

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